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Scontrino elettronico: proroga o moratoria sanzioni? Le possibili novità

Manca ormai poco. Lo scontrino elettronico debutterà il 1° luglio 2019 ed è già partita la corsa dei commercianti alla richiesta di una possibile proroga o di un periodo di moratoria sulle sanzioni.

L’avvio dei corrispettivi telematici interesserà inizialmente una ristretta categoria di esercenti, ovvero i soggetti con volume d’affari superiore a 400.000 euro. Dal 1° gennaio 2020 l’obbligo dello scontrino elettronico si estenderà a tutti i soggetti di cui all’articolo 22 del DPR IVA, e tra le associazioni di categoria è condivisa la richiesta di una proroga che uniformi la data di partenza per tutti.

È verosimile che così come avvenuto per la fatturazione elettronica, anche l’obbligo di memorizzazione elettronica e trasmissione dei corrispettivi telematici sarà accompagnato, almeno in una prima fase, da caos e confusione.

Non solo per i commercianti, ma anche per i consumatori che dovranno abituarsi allo scontrino elettronico e a dire addio alle tradizionali ricevute e agli scontrini cartacei.

Proprio per questo Confartiginato, insieme a Rete Imprese Italia, ha presentato un’emendamento al Decreto Crescita contenente alcune specifiche richieste ulteriori rispetto alla proroga al 2020 per tutti.

La proroga dello scontrino elettronico è tuttavia un’ipotesi inverosimile. Dal 1° luglio 2019 per il momento partirà l’obbligo dei corrispettivi telematici, ma dai rappresentanti del Governo è arrivata una prima apertura ad un periodo di moratoria sulle sanzioni previste. Facciamo il punto sulle ultime novità.

Scontrino elettronica: proroga o moratoria sanzioni? Le possibili novità

Una prima apertura alle richieste dei commercianti è arrivata dall’On. Alberto Gusmeroli della Lega, Presidente della Commissione Finanze della Camera.

Nel corso della trasmissione Rai Parlamento del 4 giugno 2019, in risposta alle richieste del Segretario della Confesercenti, è stata ritenuta come possibile non tanto una proroga dello scontrino elettronico, ma un periodo di moratoria sulle sanzioni previste nella prima fase di avvio dei corrispettivi telematici.

Le sanzioni previste in caso di mancata memorizzazione, omissione della trasmissione o memorizzazione e trasmissione di dati incompleti o inesatti prevede l’applicazione delle sanzioni disciplinata dal decreto legislativo n. 471/97, all’articolo 6 comma 3 e all’articolo 12 comma 2:

una sanzione monteria pari al 100% dell’imposta relativa all’importo non correttamente documentato;la sospensione della licenza o dell’autorizzazione all’esercizio dell’attività da 3 giorni ad un mese nel caso di recidiva per quattro volte.

L’ipotesi che avanza è quindi quella di una sospensione temporanea dall’applicazione delle sanzioni, per consentire ai commercianti di adeguarsi ai corrispettivi telematici.

Verosimilmente, anche per lo scontrino elettronico il periodo di clemenza del Fisco durerà sei mesi, quanto basta per arrivare al 1° gennaio 2020 con l’entrare in vigore del nuovo obbligo a pieno regime.

Proroga scontrino elettronico, esonero per i forfettari e sanzioni sospese: le richieste di Rete Imprese Italia

A richiedere formalmente una modifica alle regole che attualmente disciplinano lo scontrino elettronico obbligatorio è stata Rete Imprese Italia che, dopo l’audizione alla Camera sulle misure contenute nel DL Crescita, ha proposto emendamenti per richiedere:

la proroga al 1° gennaio 2020 per tutti;in alternativa, l’incremento da 400.000 a 1 milione del volume d’affari da considerare per l’avvio anticipato al 1° luglio 2019;l’esonero dai corrispettivi telematici per i soggetti in regime forfettario, attualmente inclusi nell’obbligo;l’inapplicabilità delle sanzioni nei primi sei mesi dall’avvio dell’obbligo di memorizzazione e trasmissione telematica dei corrispettivi.

Nel testo dell’audizione dello scorso 10 maggio viene richiesto inoltre l’incremento del credito d’imposta riconosciuto per l’acquisto dei nuovi registratori telematici o per l’adeguamento di quelli esistenti.

Novità potrebbero arrivare dunque con la conversione in legge del Decreto Crescita. Quel che è certo è che manca ancora molto per dire di essere pronti allo scontrino elettronico: è attesa per il nuovo decreto sugli esoneri che, dopo quello relativo a specifiche attività, si dovrà occupare delle zone non coperte da internet.

È attesa anche per il lancio dei servizi gratuiti dell’Agenzia delle Entrate, anche se già si parla di funzionalità con inserimento manuale dei dati, idonee soltanto per pochi.


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